Estrai 3 Carte

VISIONAIRE.ORG

Testi del Vedanta, dello Yoga e della tradizione Hindu.

Dal 2001 Visionaire.org è scritto, illustrato, pubblicato da Beatrice Polidori (Udai Nath)

 

La Stella segna il disvelamento del piano divino di cui siamo stati da sempre destinatari e depositari, spesso inconsapevolmente. La rivelazione della Stella è il riconoscimento di una ispirazione celeste e luminosa che ha guidato i nostri passi, secondo una legge armonica segreta, che finalmente ci diventa evidente. E' ispirazione che ha parlato nel cuore, il disegno d'amore, la speranza che abbiamo coltivato e che si è realizzata, ormai lontana da ogni bisogno egoistico, per pura attrazione.

L'uscita dalla visione inferiore è segnata dal ritorno alla contemplazione delle Stelle. Gli astri sono perciò la visione dello spirito oltre la dimensione umana, il divenire che non è stabilito dall'accadere di eventi, ma dalla lenta espansione del cosmo in sé stesso. Gli astri possono indicare la Via, non per scoprire eventi legati alla contingenza terrena, ma per raggiungere il centro e la meta del loro viaggio cosmico. Così i Magi raggiunsero il Bambino.

Alla stella e agli astri è associata la Musica, il suono primordiale che proviene dal coro delle Sfere. La Musica che ascoltarono i veggenti Vedici, su cui intonarono e trascrissero gli Inni alle prime potenze del cosmo, gli Dei delle origini, i luminari creatori.

Da questa musica proviene infatti l'autentica creazione spirituale, che non è invenzione, ma rivelazione, intuizione e canto dell'Unità armonica dei mondi.

Nell'oracolo è la premonizione del disvelamento dell'amore e del sentimento più puro, di armonia e sensibilità, o ispirazione e creazione.


 

 

Il Crollo della Torre, dell'edificio immaginato dallo sforzo umano, è il simbolo dal significato più terribile e più salutare. Essenzialmente la sua è l'immagine della Liberazione, dell'abbandono di ogni costrutto mentale e spirituale, non di rado anche materiale e storico.

L'accadimento si può verificare su più piani contemporaneamente, coinvolgendo tutto ciò che trova di artificiale, o realizzarsi interiormente come una definitiva rottura dei livelli coscienziali o di una parte importante di essi. In ogni caso, la percezione soggettiva sarà di un grande pericolo, di una destrutturazione e di una spoliazione improvvisi e violenti. L'effetto liberatorio si avvertirà nonappena abbandonaremo l'attaccamento residuo per ciò che è andato irreparabilmente distrutto.

Occorre riconoscere pienamente che quello che si distrugge, secondo un piano di progresso spirituale, è qualcosa la cui natura era transitoria o impermanente e perciò la cui esistenza ci era data come supporto o strumento - temporaneamente utile al nostro bisogno - ma che non può sussistere una volta completato il suo progetto.

Alfine può terminare in questo senso perfino la sublime architettura filosofica le cui parole ci hanno guidato nel Cammino; crollano i templi, le cattedrali, i centri di potere e di potenza; crolla la percezione stessa di un luogo e di uno svolgimento. Si apre il cielo vasto su cui l'occhio ha riflesso lo schermo luminoso, sul quale ha studiato il cammino delle stelle, la geografia della natura e della psiche. Perchè si incominci l'esperienza del cielo e della natura, non dalla visuale del balcone più alto della torre, ma nell'identità con l'intera volta celeste.

Il crollo del punto di osservazione, rappresentato dall'alta torre, è la fine della separazione tra il conoscitore e il suo oggetto, da cui si apre l'esperienza della conoscenza diretta, l'esperienza di sé.

Nell'oracolo si può interpretare la Torre come una esperienza di perdita o di rivoluzione, il cui valore è nella possibilità di vivere esperienze più dirette e autentiche, liberi dalle strutture che ci hanno protetto, ma anche costretto, dentro limiti preordinati.


 

 

 

La Luna è la regina del cielo e degli astri, l'intelligenza che dirige il movimento dei cieli, delle stagioni e delle acque perenni dell'oceano cosmico.

Nella cultura Vedica, la Luna era l'astro superiore al Sole, che guida l'uomo quando anche il sole è assente, oltre la coscienza razionale del visibile. Luminare secondo solo all'Atman, alla pura coscienza senza oggetto. La falce di Luna adorna la chioma di Shiva, che perciò è chiamato Chandrasekhara, il Signore della Luna, o dell'intelligenza del cosmo.

Questa funzione seconda solo all'Assoluto corrisponde alla polarità femminile del divino, non quale mera potenza, ma coscienza e divenire, inseparabili. E' la duplice natura, è la coesistenza dell'uno e del molteplice; è l'illusione della manifestazione, nell'intercalare della sua presenza ciclica, dell'espandersi e riassorbirsi del respiro e dei mondi. E' presenza di contemplazione, oltre il potere del manifesto e del latente. E' del divino il Volto, la Luce perenne, che inonda con il flusso la vita o la riassorbe scomparendo. Gioco di pura illusione e di riflesso, di una realtà che invece non muta.
La disposizione dell'aspirante deve essere quella di lasciarsi guidare dalla Pura Funzione, con la leggerezza di un flusso vitale che attende di essere inalato dal respiro divino, e così raggiungerlo in un soffio, senza resistenza.

Tutta la natura riposa di notte nella piena fiducia del risveglio, il mondo vivente si abbandona alla notte e al suo ciclo, in cui la coscienza si allontana dagli oggetti per assottigliarsi nel ritmo del respiro.
La notte a volte è accompagnata dai sogni, che la Luna dispensa per accompagnare nella visione dell'inconscio. Altre volte è perfetta aderenza all'abbandono, oltre il quale nessuno può andare ad occhi aperti, ed è lo stato senza alcuna percezione. La luce lunare illumina questi stati di coscienza - non soggetti ad altra coscienza che il Quarto, il Brahman, quello che sovraitende l'intero ciclo.

Nell'oracolo la Luna è espressione di un mondo che sfugge al nostro controllo diretto e perciò può suscitare paura, fascino o stupore per la scoperta di segreti inimmaginati. E' un passaggio oltre la sfera usuale dell'esperienza, non privo di inganni e pericoli, ma anche indispensabile, come il sonno, a restituirci alla salute. Insegna a osservare la vasta parte della vita che è oltre la coscienza ordinaria e la volontà, a riconoscere i propri limiti, perchè con veridicità si arrivi a conoscere se stessi.


 

Meditazione con Udai Nath

Satsang e percorsi individuali

Maha Mrityunjaya Mantra

 

Satsang a Pesaro e su Zoom. Percorsi di Meditazione, Dialogo, Conoscenza Sacra.