Estrai 3 Carte

VISIONAIRE.ORG

Testi del Vedanta, dello Yoga e della tradizione Hindu.

Dal 2001 Visionaire.org è scritto, illustrato, pubblicato da Beatrice Polidori (Udai Nath)

 

 

A ognuno di noi, quando veniamo qui, il dio rivolge come un saluto il detto "Conosci te stesso" che equivale a "Salve". E noi contraccambiamo il dio dicendogli "Tu sei": dichiarando che esiste, gli rendiamo un saluto vero e sincero, l'unico che solamente a lui si addice.

Cos'è dunque l'essere reale? Esso è l'eterno e l'ingenerato e l'immortale, e nessuna durata di tempo può arrecargli mutamento.

Esiste non nel tempo, ma nell'eternità immobile, senza tempo, senza mutamenti, che non ha un prima e un dopo: essa non conosce né futuro né passato, vecchiezza e gioventù. Essendo unico, egli abbraccia l'eternità nell'unico suo presente, e solo ciò che esiste a queste condizioni esiste realmente, non soggetto al passato né al futuro, né all'inizio né alla fine. Coloro che condiderano Apollo e il Sole un identico dio meritano di essere amati e prediletti per la loro nobiltà spirituale, poichè pongono l'idea del divino nell'oggetto che maggiormente onorano fra quanti essi conoscono e indagano. Ma ora dobbiamo destarli dal più bello dei sogni - giacchè sognano la divinità: invitiamoli a spingersi più in alto per contemplare nella realtà della veglia l'essenza del dio, pur continuando a onorare anche questa sembianza e a venerarne la forza feconda. In verità, per quanto è possibile che un oggetto percepiblie dai sensi rispecchi una sostanza spirituale, che un corpo in movimento corrisponda a ciò che è immobile, l'immagine del sole riflette in qualche modo la bontà e la beatitudine del dio. (Plutarco, "L'E di Delfi")

Nell'oracolo è il simbolo che implica il raggiungimento di una percezione della Verita', la consapevolezza di avere ottenuto chiarezza e veridicità, di essere arrivati al cuore del problema o avere incontrato quello che stavamo cercando. Simbolicamente il sole è il vero Sé della psiche, la radice dell'esistenza, la coscienza perfetta della propria natura, il raggiungimento di un alto livello di realizzazione. .

La carica solare ha un profondo effetto benefico sulla psiche e sulle vicende umane, ma deve essere guidata e utilizzata correttamente, poiché una caratteristica del sole è la perfetta solitudine, il raggiungimento solitario di un traguardo riservato, condizione in sé perfetta, ma rischiosa: il sole è un astro che tramonta presto dalla nostra percezione e il suo calore è responsabile di felicità quanto di di siccità e inaridimento. E' naturale che il sole tramonti, che alla stagione solare si affianchi quella piovosa, così che la sua azione non sia distruttiva, ma fertile. Se la consapevolezza raggiunta è autentica, il calore percepito resterà in noi nel profondo, illuminandoci anche dopo il tramonto.

 

 

La Stella segna il disvelamento del piano divino di cui siamo stati da sempre destinatari e depositari, spesso inconsapevolmente. La rivelazione della Stella è il riconoscimento di una ispirazione celeste e luminosa che ha guidato i nostri passi, secondo una legge armonica segreta, che finalmente ci diventa evidente. E' ispirazione che ha parlato nel cuore, il disegno d'amore, la speranza che abbiamo coltivato e che si è realizzata, ormai lontana da ogni bisogno egoistico, per pura attrazione.

L'uscita dalla visione inferiore è segnata dal ritorno alla contemplazione delle Stelle. Gli astri sono perciò la visione dello spirito oltre la dimensione umana, il divenire che non è stabilito dall'accadere di eventi, ma dalla lenta espansione del cosmo in sé stesso. Gli astri possono indicare la Via, non per scoprire eventi legati alla contingenza terrena, ma per raggiungere il centro e la meta del loro viaggio cosmico. Così i Magi raggiunsero il Bambino.

Alla stella e agli astri è associata la Musica, il suono primordiale che proviene dal coro delle Sfere. La Musica che ascoltarono i veggenti Vedici, su cui intonarono e trascrissero gli Inni alle prime potenze del cosmo, gli Dei delle origini, i luminari creatori.

Da questa musica proviene infatti l'autentica creazione spirituale, che non è invenzione, ma rivelazione, intuizione e canto dell'Unità armonica dei mondi.

Nell'oracolo è la premonizione del disvelamento dell'amore e del sentimento più puro, di armonia e sensibilità, o ispirazione e creazione.


 

 

La morte e' iscritta come certezza ineludibile tra gli eventi naturali e biologici del destino, ma la Morte rappresentata sul cammino spirituale è un passaggio molto più profondo e del tutto differente da quello destinato al corpo.

La potenza Materna illuminatrice evocata per sconfiggere le tenebre si palesa nell'interezza della sua natura divina. E' la distruttrice dei legami e delle forme che costringono il nostro cuore a legarsi al mondo, ma che il Tempo [Kala] e la Potenza divina [Mahakali/Shakti] intervengono a sciogliere. Ciò che per la percezione umana è "morte" per la coscienza divina è l'energia vivificatrice che conduce l'individuo, in quanto tale, a compiere la trasformazione e trasfigurazione decisiva in pienezza di Sé.

Tale evento attraversa più volte, e con significati diversi, la nostra esperienza vivente, facendoci attraversare molte "morti" e altrettante rinascite, facendoci provare il freddo del distacco dagli affetti, il fuoco della distruzione, la desolazione, la speranza in cose future che potrebbero restituire un significato al trauma delle separazioni subite.

La percezione in vita di tale passaggio, percezione a cui si riferisce il simbolo, è di un emiciclo discendente che si chiude, che smette di riprodursi e creare, per affrontare una traformazione radicale e decisiva. Il "morire a se stessi" o l'acconsentire alla dissoluzione naturale del dato transitorio e narrativo che chiamiamo "io", con profondo senso di rispetto e distacco per ciò che è stato e attesa per il mistero che sta per schiudersi. Oltre questo passaggio si apre l'Ascesa, il viaggio verso i Cieli, dove non si manifestano più le figure care alla nostra percezione individuale delle relazioni, ma la scena delle potenze ctonie e celesti, fino alla ricongiunzione con il Principio Unitario di tutto.

Nell'oracolo è la necessitàche ogni cosa, qualsiasi processo, giunga ad una fine naturale, alla definizione di sè attraverso un passaggio distruttivo da cui sopravviverà soltanto l'essenziale, ciò che è davvero Vivente, quindi germinale di nuova vita.

 

Meditazione con Udai Nath

Satsang e percorsi individuali

Maha Mrityunjaya Mantra

 

Satsang a Pesaro e su Zoom. Percorsi di Meditazione, Dialogo, Conoscenza Sacra.

 

 

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